Innovazione significa certamente molto di più che nuovi prodotti o nuovi servizi.
Inoltre le aziende che innovano sono in grado di valorizzare maggiormente i loro prodotti e servizi con margini crescenti nonostante la concorrenza agguerrita dei concorrenti o le evoluzioni del mercato.
Oggi l’innovazione non è solo creare soluzioni nuove nel contesto attuale ma anche modificare il contesto, crearne uno nuovo contesto intervenendo nel cambiamento delle procedure e processi dell’azienda o portando sviluppo di nuove competenze.
Perchè innovare è così difficile ?
Le imprese in un mercato veloce e superaffollato come quello di oggi sono sempre in equilibrio tra la definizione di un prodotto originale e il mantenimento di un prezzo adeguato. La realtà è che molte aziende sono tipicamente abituate a concentrarsi sui processi operativi e miglioramento di prodotti esistenti, senza fare vera innovazione.
Spesso inoltre l’avversione al rischio “vero” degli imprenditori medio/piccoli porta l’innovazione fuori dai processi di sviluppo e alla fine non si riesce a differenziare prodotti e servizi rispetto ai competitors.
Inoltre, se si vuole essere innovativi è necessaria anche l’apertura all’esterno, per raccogliere nuovi punti di vista, nuovi valori, nuove abitudini, nuove metodologie… spesso l’innovazione parte da un brain storming di idee da professionisti di varia natura e/o collaboratori con diverse competenze.
E’ necessario sfatare alcuni miti: la creatività non è esclusivamente per le persone speciali, come non riguarda esclusivamente i creativi, l’arte, il design o la pubblicità ed è fondamentale non confondere l’apparire innovativi con l’essere innovativi.
Il processo di generazione delle idee si configura con tre fasi:
1. conoscenza e apprendimento
2. utilizzo della consapevolezza
3. scelta
La creatività è di fondo “unire elementi preesistenti con connessioni nuove, che siano utili” dal filosofo Henry Poincé
Esistono diversi modi per essere creativi, diversi stili che vanno dall’elevato adattamento all’elevata innovazione.
Per creare innovazione è necessario essere esperti, competenti ?
Probabilmente non è necessario, né sufficiente. Ma è utile.
Spesso la non conoscenza può aiutare però ad essere più avventurosi, approfondire ed essere più critici stimolando dinamiche di conoscenza e coinvolgimento diverse.
Spesso scienziati ed imprenditori avviano il processo di innovazione partendo dalla competenza e conoscenza. Altri tuttavia sono guidati dalla “ignoranza” che molto spesso equivale ad una apertura mentale completa e ad una bassa percezione del rischio che porta maggiormente alla scelta di tentare.
E’ necessario smettere di pensare che una buona idea sia un evento casuale, indeterminabile o un colpo di fortuna. Il punto cruciale è il momento.
Spesso inoltre il momento può essere anche un momento di “ozio” perchè no…alla ricerca magari di una diversa intensità nel riflettere.
L’altro fattore che genera un ambiente favorevole alle idee è mettersi in gioco, accettare i cambiamenti, uscire dalla zona di comfort.
Nell’innovazione è sicuramente centrare il settore ICT in grado di supportare i processi aziendali favorendo una migliore gestione del flusso informativo sotto differenti aspetti. Il ruolo delle tecnologie dell’informazioni e della comunicazione risulta abilitante, in quanto incrementa la capacità dell’organizzazione di gestire dati ed informazioni incidendo quindi sulla possibilità di fare analisi ed effettuare cambiamenti sostenuti da previsioni attendibili e numeri a supporto.
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